Esiste un documento del 2003, lungimirante, che anticipa i cambiamenti che si sono realizzati in questi anni, e aiuta a comprendere l’importanza dell’approvazione del Piano Agenda Digitale nell'ottobre scorso all'interno del Decreto Sviluppo. Eccone un estratto:
“L’e-Government è oggi un tema centrale nella politica della società
dell’informazione a tutti i livelli: locale, regionale, nazionale, Europeo e persino globale. L’e-Government
è uno strumento e non un obiettivo in se stesso. Esso dovrebbe aiutare ad erogare un
miglior governo in almeno tre modi:
a.
In primo luogo, l’e-Government dovrebbe rendere possibile per i
cittadini seguire ciò che fanno i loro governi centrali, regionali e locali,
partecipare ai processi decisionali fin dalle fasi iniziali, verificare che il
denaro pubblico sia speso bene.
L’e-Government è un mezzo per realizzare il governo aperto.
b.
In secondo luogo, l’e-Government dovrebbe aiutare a fornire ai cittadini
servizi pubblici personalizzati che incontrino i loro bisogni specifici.
Questo dovrebbe valere per
qualsiasi cosa dai moduli personalizzati delle tasse online al venire incontro
alle speciali esigenze delle persone con disabilità.
L’e-Government dovrebbe consentire un governo inclusivo, che fornisca per ciascuna
persona servizi individualmente rilevanti ed utilizzabili.
c.
In terzo luogo, l’e-Government dovrebbe aiutare le amministrazioni
pubbliche ad erogare più valore per il denaro dei contribuenti, aumentando
efficienza e produttività.
Il settore pubblico, quale
settore ad alta intensità di informazione, può essere reso più efficiente digitalizzando
informazione e processi.[…]
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