mercoledì 14 novembre 2012

Da Scuole in Rete a… Scuole nella Rete


                  Da Scuole in Rete a… Scuole nella Rete

L’ormai storico Regolamento Sull’ AutonomiaDelle Istituzioni Scolastiche, ('art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59) dedicava un articolo (art. 7)  al tema delle Reti di scuole, incoraggiando, già nel lontano ‘97,  le istituzioni scolastiche a promuovere e/o aderire ad accordi di rete tra scuole allo scopo di raggiungere obiettivi comuni o per condividere esperienze e/o idee innovative.

Ebbene, a distanza di anni, tale importante spunto normativo può trovare una ri-contestualizzazione e/o attualizzazione con l’avvento delle risorse del Web 2.0.  Questo strumento infatti, può essere uno strategico alleato  per realizzare quella proficua ed autentica “reticolarità” tra diversi contesti formativi a cui auspicava la legge. In effetti, oggi tante sono le istituzioni scolastiche che hanno approfittato delle potenzialità del web collaborativo “buttandosi” nella rete per costruire reti di collaborazione e scambio di informazioni, esperienze e professionalità,  facendosi così portatrici di “buone prassi” da apprezzare ed imitare. Adottando il key-concept del Web 2.0, la condivisione, molte scuole utilizzano il Web con diverse finalità:

  1. condividere percorsi didattici (realizzati o da realizzare) e cercare nuovi “partners”;
  2. pubblicizzare e diffondere idee progettuali e/o percorsi formativi innovativi;
  3. attuare un informale scambio di know-how tra formatori (e non solo) attraverso social network, blog tematici, mailing list, forum ecc;
  4. garantire accessibilità e trasparenza dei servizi offerti dall’istituzione scolastica a tutti i cittadini, superando le difficoltà di offrire un facile accesso a informazioni e notizie sul mondo della scuola, sull’organizzazione delle singole istituzioni scolastiche e sulle iniziative  realizzate.
1. Nella rete per cooperare…  

Tra i numerosi esempi di scuole nel web per condividere percorsi didattici, significativo è il contributo offerto da “Scuoleinrete”, una comunità online di scuole di Verbano, Cusio ed Ossola che hanno deciso di pubblicare i diversi progetti formativi realizzati al duplice scopo di: permettere l’aggiornamento e l’autoformazione in rete dei docenti, come pure innescare processi di cooperazione fra scuole su progetti specifici, creando nuove forme di collaborazione con obiettivi condivisi. Il sito è utilizzato come luogo di comunicazione, condivisione delle conoscenze e cooperazione tra studenti, docenti, dirigenti ed utenza delle scuole aderenti, ed ha anche un valore culturale  rilevante per le comunità interessate, in quanto è utilizzabile come archivio storico, di informazione culturale turistica oltre che  di documentazione didattico- educativa. Tra gli strumenti che il portale mette a disposizione delle scuole iscritte troviamo: una Mediateca,  un Archivio Fotografico, Link, Progetti, Sentieri Didattici e tanto altro. Ogni scuola può iscriversi singolarmente e liberamente.

2. Nella rete per diffondere l’innovazione…

 Un’altra ragione che può portare un’istituzione scolastica ad essere in rete può essere quella di pubblicizzare e diffondere idee progettuali e/o percorsi formativi innovativi. Tra le “navigazioni” effettuate, l’esperienza che ha colpito maggiormente la mia curiosità, è stata quella rappresentata da “Scuole Outdoor InRete”  una rete di scuole del veneto, sorta nel 2006, con la finalità di promuovere e/o condividere progetti di educazione ambientale tra le diverse scuole secondarie superiori. I programmi proposti trovano nel movimento e nell'esperienza en plain air , il fulcro della loro azione educativa, finalizzata alla formazione di futuri cittadini rispettosi dei valori umani, civili e ambientali.
Suddetta Rete, è attualmente composta da diciassette scuole delle province di Treviso, Venezia e Rovigo, Vicenza, Padova e Verona, ed intende proporsi come centro di confronto e raccordo fra tutte le scuole del Veneto e d'Italia per progettare e realizzare iniziative di formazione per docenti e per studenti tese a creare quella simbiosi tra cultura locale e globale, storia, motricità e ambiente naturale. Tra le proposte formulate in questi anni ci sono: campus di lavoro,  trekking, le sfide (il Challenge), le ricerche in ambiente naturale, ecc.
3. Nella rete per l’autoformazione…

Un altro valido motivo per essere in rete, “nei panni” di un’istituzione scolastica, può essere quello di attuare un informale scambio di know-how tra formatori attraverso l’utilizzo degli strumenti offerti da Web 2.0. Una nuova ed ambiziosa iniziativa è  stata lanciata da “Didaweb”, un luogo virtuale dove i ricercatori scolastici pubblicano materiali strutturati per una didattica realizzata attraverso la Rete, con l'ambizione, da un lato di garantire un certo standard qualitativo del materiale proposto, come pure trasferire i risultati dei dibattiti teorici  sul terreno della pratica. Si tratta di una comunità di operatori scolastici impegnata nella ricerca/azione collaborativa che vuole costituirsi quale nucleo base per la realizzazione di una scuola in rete. Il suo scopo finale è quello di realizzare una nuova scuola virtuale, fondata sulla negoziazione della cultura e dell'educazione permanente gratuita ed illimitata.


4. Nella rete per farsi conoscere…

Infine il Web, e soprattutto la sua funzione di  prezioso mezzo di diffusione di informazione, è stata ribadita dal Pianoe-gov 2012,  programma messo a punto dal Governo per garantire l’innovazione, la diffusione di servizi di rete, l’accessibilità, e la trasparenza della pubblica amministrazione, tra cui anche le scuole. Ormai la stragrande maggioranza delle istituzioni scolastiche ha un proprio sito web in cui far confluire e rendere accessibili e trasparenti le informazioni riguardanti i servizi offerti e quindi “avvicinare” ciascun cittadino,  al mondo della scuola ed  alla sua organizzazione ed incentivare, cos+ facendo, un'auspicabile risposta attiva alla  iniziative  proposte.

 La scuola di oggi è una realtà più che mai proiettata in avanti, in piena evoluzione tecnologica e,  le esperienze qui considerate, sembrano  realizzare l'obiettivo (di molti) e l'auspicio (per tutti) di contribuire positivamente al processo evolutivo delle istituzioni scolastiche del nuovo millennio.





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