Ebbene, a distanza di anni, tale importante spunto normativo può
trovare una ri-contestualizzazione e/o attualizzazione con l’avvento delle
risorse del Web 2.0. Questo strumento
infatti, può essere uno strategico alleato
per realizzare quella proficua ed autentica “reticolarità” tra diversi
contesti formativi a cui auspicava la legge. In effetti, oggi tante sono le
istituzioni scolastiche che hanno approfittato delle potenzialità del web
collaborativo “buttandosi” nella rete per costruire reti di collaborazione e
scambio di informazioni, esperienze e professionalità, facendosi così portatrici di “buone prassi”
da apprezzare ed imitare. Adottando il key-concept
del Web 2.0, la condivisione, molte
scuole utilizzano il Web con diverse finalità:
- condividere percorsi didattici
(realizzati o da realizzare) e cercare nuovi “partners”;
- pubblicizzare e diffondere idee
progettuali e/o percorsi formativi innovativi;
- attuare un informale scambio di know-how tra formatori (e non solo)
attraverso social network, blog tematici, mailing list, forum ecc;
- garantire accessibilità e trasparenza dei servizi offerti dall’istituzione scolastica a tutti i cittadini, superando le difficoltà di offrire un facile accesso a informazioni e notizie sul mondo della scuola, sull’organizzazione delle singole istituzioni scolastiche e sulle iniziative realizzate.
1. Nella rete per cooperare…
2. Nella rete per diffondere
l’innovazione…
Suddetta Rete, è attualmente composta da diciassette scuole delle province di Treviso, Venezia e Rovigo, Vicenza, Padova e Verona, ed intende proporsi come centro di confronto e raccordo fra tutte le scuole del Veneto e d'Italia per progettare e realizzare iniziative di formazione per docenti e per studenti tese a creare quella simbiosi tra cultura locale e globale, storia, motricità e ambiente naturale. Tra le proposte formulate in questi anni ci sono: campus di lavoro, trekking, le sfide (il Challenge), le ricerche in ambiente naturale, ecc.
Un
altro valido motivo per essere in rete, “nei panni” di un’istituzione
scolastica, può essere quello di attuare un informale scambio di know-how tra formatori attraverso
l’utilizzo degli strumenti offerti da Web 2.0. Una nuova ed ambiziosa
iniziativa è stata lanciata da “Didaweb”, un luogo virtuale dove i ricercatori scolastici pubblicano materiali strutturati
per una didattica realizzata attraverso la Rete, con l'ambizione, da un lato di
garantire un certo standard qualitativo del materiale proposto, come pure
trasferire i risultati dei dibattiti teorici
sul terreno della pratica. Si tratta di una comunità di operatori
scolastici impegnata nella ricerca/azione collaborativa che vuole costituirsi
quale nucleo base per la realizzazione di una scuola in rete. Il suo scopo
finale è quello di realizzare una nuova scuola virtuale, fondata sulla negoziazione
della cultura e dell'educazione permanente gratuita ed illimitata.
Infine il Web, e soprattutto la sua funzione di prezioso mezzo di diffusione di informazione, è
stata ribadita dal Pianoe-gov 2012, programma messo a punto
dal Governo per garantire l’innovazione, la diffusione di servizi di rete,
l’accessibilità, e la trasparenza della pubblica amministrazione, tra cui anche
le scuole. Ormai la stragrande maggioranza delle istituzioni scolastiche ha un
proprio sito web in cui far confluire e rendere accessibili e trasparenti le
informazioni riguardanti i servizi offerti e quindi “avvicinare” ciascun
cittadino, al mondo della scuola ed alla sua organizzazione ed incentivare, cos+ facendo, un'auspicabile
risposta attiva alla iniziative proposte.
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