Partiamo da un'intervista al ministro Profumo
In molte
scuole superiori la digitalizzazione è una realtà: già da alcuni anni, i docenti
forniti di tablet o di pc hanno abbandonato i loro registri cartacei per il
digitale. Un’assenza, un ritardo, una comunicazione
urgente arrivano al genitore tramite
e.mail.
Il risultato di una verifica o di una interrogazione è subito
disponibile in rete per essere visionata dal genitore, che non deve attendere
un colloquio o la fine del quadrimestre, per avere il quadro della situazione
scolastica del figlio.
Questo porta una più assidua interazione tra scuola e famiglia, sono facilitati i contatti tra le due principali agenzie educative. I genitori, che lavorano o che per vari motivi possono andare a scuola solo in occasione dei colloqui pomeridiani (di norma uno a quadrimestre), hanno la possibilità di essere più presenti tramite il web. Una password permette loro di seguire quotidianamente il percorso scolastico del figlio e di intervenire tempestivamente qualora se ne presentasse la necessità.
Le famiglie inoltre possono trovare nei portali “Scuola Mia”, “Scuola digitale”,
e "Scuola in chiaro”, voluti dal Ministero, indicazioni che riguardano le iscrizioni, le comunicazioni, le certificazioni, le prenotazioni di colloqui e le pagelle online.
Rimane però in
molte scuole il problema della mancanza di strumentazione e di collegamenti wi-fi da mettere a disposizione
dei docenti in
ogni aula, e, problema di non poca importanza, la mancanza di una rete, che
copra tutto il territorio.
Nessun commento:
Posta un commento