La scuola digitale sarà senza dubbio la scuola del
futuro, è importante infatti non dimenticare che la scuola, in quanto servizio
pubblico, deve contribuire a ridurre le
distanze fra i nativi digitali, gli immigrati digitali e quella fascia
considerevole di cittadini che per vari motivi non sanno, non possono o non
vogliono ancora entrare nella Rete.
Il 45° Rapporto sulla situazione sociale delPaese/2011 del Censis conferma certe criticità rispetto alla media dell’Unione
europea, sia per la diffusione dell’accesso a Internet sia per la qualità della
connessione. L’Italia occupa infatti il ventunesimo posto: per l’accesso a internet da
casa si raggiunge il 59% tra le famiglie che hanno
almeno un componente tra i 16 e i 64 anni (rispetto alla media europea
del 70%), mentre l’accesso con banda larga registra un tasso di penetrazione
del 49% rispetto alla media europea del 61%.
È fondamentale allora
- Investire prima di tutto nella Scuola, perché sia veicolo primario di questa competenza digitale, e nei giovani, “nativi digitali”, che possono essere propagatori della loro competenza.
- Investire prima di tutto nella Scuola, perché sia veicolo primario di questa competenza digitale, e nei giovani, “nativi digitali”, che possono essere propagatori della loro competenza.
- Pensare ad una alfabetizzazione/formazione digitale per
adulti: la
competenza digitale è essenziale per esercitare appieno i propri diritti di
cittadinanza senza essere costretti a delegare l’interazione digitale ad un
mediatore.
- Considerare la possibilità di sportelli guida ai quali l’adulto/
genitore possa rivolgersi per chiedere supporto nella navigazione.
- Valutare l’opportunità di mettere a disposizione postazioni
internet per adulti/genitori a scuola: punto di
partenza per pensare poi ad una rete di
supporto sul territorio, facilmente accessibile e non temporanea, basata su
Punti di Accesso Pubblici ad Internet.
Trovo interessante l'idea dello sportello e delle postazioni internet per i genitori a scuola. Personalmente opero in una realtà territoriale non ancora del tutto coperta dal servizio banda larga; anche i collegamenti tra plessi periferici e Direzione Didattica sono difficoltosi per alcune famiglie. Le scuole invece godono di una rete propria e potrebbero essere un punto di riferimento in questa fase di transizione di innovazione, in un'ottica di "servizi inclusivi mediati".
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