domenica 30 dicembre 2012


 

Other two good reasons for Schools to be in the Net…


 


  • per essere “informaticamente umani”: recuperando il significato “autentico” di rete inteso come relazione, emblematico è l’utilizzo della tecnologia da parte di istituzioni scolastiche all’avanguardia, allo scopo di avvicinare ed includere soggetti che, per motivi di salute o altro,  non possono frequentare costantemente gli ambienti scolastici in quanto domiciliarizzato od ospedalizzato. Ebbene, la registrazione e fruizione di lezioni in modalità video o podcast, la partecipazione attiva del discente “remoto” al dialogo educativo attraverso  la videoconferenza, la stesura di compiti collaborativi attraverso l’utilizzo di software wiki, possono trasformare il freddo ed alienante cyberspace in un ambiente perfettamente formativo, umano ed umanizzante.

 

 
·         per raccontarsi: le scuole, le classi, docenti ed alunni possono, a seguito di (auspicabili)percorsi di sperimentazione, raccontare e documentare i percorsi realizzati come pure i risultati conseguiti. Le modalità offerte dalla rete sono ovviamente molteplici: ad esempio
gli studenti dell’Istituto Comprensivo Aldo Moro di Frosinone hanno raccontato le attività curriculari attraverso percorsi di scrittura on line,  dando vita a blog permanenti oppure Il “Volta” di Perugia racconta come  la scuola ha avviato un processo di riorganizzazione che è partito dall’introduzione di LIM e tablet ed ha portato alla riorganizzazione di tutta la scuola sia dal punto di vista didattico che amministrativo fino ad arrivare alla creazione di accattivanti avatar come alter ego dei docenti per l’assegnazione di  e/o spiegazioni. Significativa è poi, l’esperienza dell’Istituto Tecnico Pacioli di Crema che ha raccontato con il linguaggio audio visivo delle significative novità che l’introduzione del cloud computing ha comportato nell’organizzazione del loro istituto come pure nelle  pratiche e relazioni didattiche ed educative.


 

 

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